MTB: Colle del Baracun (Val Pellice)
Comba dei Carbonieri - Rif. Barbara Lowrie - Rif. W. Jerwis - Cascata del Pis - Villanova
di
Massimo Peverada

Provo un po' di nostalgia nel ricordare questo splendido itinerario: sono infatti ormai passati alcuni anni da quella domenica d'agosto in cui, in sella alla mia due ruote, e al fianco del mio inseparabile compagno d'avventure, partimmo alla volta del Colle del Baracun (o Colle Barant). Allora eravamo alle prime armi... due biker "della domenica", privi di esperienza, incoscienti nel non usare il casco, vestiti come se dovessimo effettuare una gita fuori porta, con scarsa preparazione fisica. E fu proprio la consapevolezza di quest'ultima che ci spinse ad effettuare il percorso nel modo che fra poco vi spieghero'. L'intero anello prevedeva infatti un dislivello di circa 1700 metri!!!!, decisamente troppi per le nostre possibilita'. Fu il mio cervello che ci venne in aiuto: l'idea era quella di utilizzare due automobili al fine di evitare la prima parte del tracciato, ovvero il ripido tratto asfaltato iniziale che lungo la Comba dei Carbonieri (nome motivato dalla presenza nella zona dell'industria del carbone di legna che fino al secolo scorso era molto diffusa) conduce al rifugio Barbara Lowrie. Il primo mezzo fu lasciato all'inizio di tale tratto mentre con il secondo ci recammo direttamente al rifugio: da questo, una volta scaricate la bici, avremmo iniziato la nostra impresa. Cosi' facendo il dislivello si riduceva a soli 650 metri!!! ed era poi ampiamente ripagato da un lungo tratto in discesa, quello che dal Colle del Baracun, attraverso la Conca del Pra, ci avrebbe riportato nuovamente alla prima autovettura. Una volta giunti alla fine bastava recuperare la seconda auto ed il gioco era fatto.
La Comba dei Carbonieri e' raggiungibile da Pinerolo seguendo le indicazioni per Bricherasio e quindi percorrendo la strada della Val Pellice. Poco oltre Villar si incontra il bivio sulla sinistra che superato il torrente Pellice entra nella Comba.
Dal rifugio Barbara Lowrie (1753 metri) inizia la stradina militare, vietata alle auto, che, tra i larici, aggira il costone del Bric Content (2012 m), procede in un avvallamento (Pian delle Marmotte) e quindi sale decisa con alcuni tornanti ad una casa cantoniera (m 2406): poco oltre questa si trova il Colle del Baracun (m 2373). Troviamo un cartello con la scritta "Attenzione Sparo Mine - Caduta Massi" che risale evidentemente al periodo in cui venne costruita tale strada. Il mio amico vorrebbe portarlo a casa come cimelio ma le dimensioni ingombranti unite al peso considerevole ci sconsigliano dal farlo... pensiamo di conservarne il ricordo scattandone una foto. Oltre il colle inizia la discesa su fondo dissestato che conduce alla Conca del Pra, un ampio avvallamento di origine glaciale, presso il quale sorge la costruzione del rifugio Willy Jervis (1732 m). Rimaniamo affascinati dalla bellezza del paesaggio che si presenta davanti ai nostri occhi: la conca si estende per piu' di quattro chilometri in lunghezza ed e' attraversata dal torrente Pellice, il quale ci accompagnera' sino al termine del percorso. Pare che la conca, in epoche remote, fosse occupata da un lago. Proseguiamo sulla recente pista agro-silvo-pastorale che ha in parte distrutto la vecchia mulattiera. Il divertimento in discesa e' assicurato dai tentativi del mio amico di spaventare gli escursionisti che fanno ritorno con una sua tecnica consistente nell'arrivare a tutta velocita' alle spalle dei poveri malcapitati e urlare a squarciagola "Pistaaaaa!!!!". Un esempio che non va ovviamente imitato. Affrontiamo quindi il Piano dei Morti (nome motivato dalla tragedia che, nella primavera del 1655, uccise 32 profughi valdesi: una valanga pose fine alla fuga che questi intrapresero verso la Francia per sfuggire alle persecuzioni delle truppe del marchese di Pianezza). Il successivo appuntamento con la Cascata del Pis, situata lungo la stradina, si rivela una delusione: dopo aver preannunciato al mio amico l'imminente incontro con tale spettacolo della natura, la raggiungiamo ma dobbiamo riscontrare che la portata dell'acqua e' alquanto limitata (probabilmente e' persino inferiore a quella del rubinetto del bagno di casa mia!). Presumo che il flusso sia maggiore durante il disgelo e non di certo in agosto. Si arriva cosi' a Villanova, posto tappa della GTA (Grande Traversata delle Alpi), ove si prosegue sulla strada asfaltata che corre parallelamente al torrente Pellice. Superiamo Eyssard e Bobbio Pellice e ritroviamo il bivio presso il quale avevamo lasciato la prima vettura. L'impresa del recupero dell'altro mezzo si rivela tutt'altro che facile: la stradina che tocca risalire e' assai stretta e il flusso delle auto dei turisti che ritornano a casa ci costringe a numerose manovre.
Ormai vinti dalla fatica, non vediamo l'ora di rientrare a casa per goderci il getto caldo di una salutare doccia.


Segnalazioni.
Sul Colle del Baracun c'è un vero rifugio con cucina e pernottamento. Link: http://www.barant.it
Ciclabilità effettuata nell'agosto 2005 da entrambi i versanti (salita dal rif. Jervis e dal rifugio Barbara)
Lato rif. Barbara: effettuata in salita e discesa con una biammortizzata da xc. Pedalabile al 100%. Unica anomalia un grosso masso che è in mezzo alla strada appena tre tornanti prima del rif. Barant: attenzione in discesa!
Lato rif. Jervis: effettuata in salita e discesa con una biammortizzata da xc. Pedalabile in salita al 50 %, in quanto a volte si incontrano degli attraversamenti di ruscelli e pietre smosse che rendono impossibile pedalare, soprattutto nella parte centrale della salita. Quando poi si arriva ai pascoli alti prima del giardino alpino Peyronel si può pedalare abbastanza bene sul single-track. In discesa il discorso cambia: ciclabilità all'80 %. Attenzione alle zone di greto di ruscello che, se bagnate, sono pericolose. Se vi capita di effetture l'itinerario in giornate poco affollate è possibile vedere qualche capriolo. Consiglio di effettuare l'itinerario con il cielo completamente limpido e dopo una giornata di vento, in quanto il panorama dal rif. Barant è spettacolare e solo così si può godere appieno degli sforzi effettuati. Ricordatevi il massimo rispetto degli escursionisti sulla discesa dalla Conca del Prà a Villanova Pellice: già ci pensano le macchine a rompere le scatole! (Marco Crespo)


Foto, disegni e testi contenuti in questa pagina possono essere utilizzati liberamente purche' se ne citi l'Autore (Massimo Peverada)
Le fotografie, nell'ordine in cui compaiono, si riferiscono a:
1) Rif. Willy Jervis
2) Cascata del Pis
3) Rifugio Barbara Lowrie
4) Nei pressi della casa cantoniera del Colle Barant
5) Colle Barant
Cartografia: ISTITUTO GEOGRAFICO CENTRALE 1:25.000 N. 106 MONVISO SAMPEYRE BOBBIO PELLICE

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