Mountain bike Piemonte - Valle di Susa  
Colle Bione  
Mappa formato GIF
Mappa formato OCAD5 zippata (per visualizzare e stampare il file scaricate la versione 7 demo del programma QUI)
 
Cartografia: I.G.C. 1:50.000 n. 17 TORINO PINEROLO e Bassa Val di Susa
Periodo consigliato: primavera - estate - autunno
Località di partenza:
Colle della Croce Nera
Difficolta':
B.C.A.
Accesso:
da Avigliana percorrere la SS589 in direzione Trana (o viceversa). Tra i due laghi si devia seguendo le indicazioni per la Sacra di S. Michele. Si lascia la vettura sul piazzale-parcheggio utilizzato dalle auto e pullman dei turisti che si recano a visitare la Sacra (la stradina di accesso e' infatti vietata al transito dei veicoli).
Effettuato il:
aprile 2001
Foto a lato: il colle Bione con la chiesetta dedicata alla Madonna della Neve.

Percorso 1: Presa di Rosa (medio)
Lunghezza: 17,99 Km
Tempo percorrenza: 3 ore 30'
Tipo: asfalto 4,10 Km (23%), sterrato 13,89 Km (77%)
Dislivello: circa 600 metri effettivi
Descrizione: si e' scelto di partire dal Colle della Croce Nera in modo da poter sfruttare i primi 2 km su asfalto come trampolino di lancio per affrontare "a caldo" la parte iniziale su sterrato, dato che e' quella piu' impegnativa. Nello stesso tempo, diventa possibile abbinare uno dei 2 itinerari con quello della Sacra di S. Michele: partendo dal lago Piccolo di Avigliana ed impegnando l'intera giornata, si realizza una magnifica escursione, riservata ai piu' allenati, con uno sviluppo di circa 50 Km e con un dislivello che supera i 1500 metri (lascio a voi il calcolo esatto in base all'opzione scelta). Raggiunto il Colle Braida, tappa molto conosciuta dai ciclisti su strada, ci si porta sull'ampio piazzale (1,95 Km), dove seguiamo la sterrata che si diparte, andando al primo bivio a destra (2,14). Con alcuni impegnativi tornanti si arriva a quello seguente (3,00), dove lasciamo la direzione per le Prese delle Rose, svoltando nuovamente a destra. Guadagnata la cresta spartiacque tra la bassa Val di Susa e la Val Sangone, si toccano in successione l'evidente Colle Bera (5,34) e quelli appenna percettibili del Termine (5,72 - come dice il nome, e come testimoniato anche da una pietra con incise le lettere V e C posta nelle vicinanze, qui passa il confine tra i comuni di Valgioie e Coazze) e Remondetto. Si arriva alla bacheca del Bosco Ugo Campagna (6,21), che si estende sul pendio che discende verso Coazze. Qui apprendiamo come la zona (circa 80 ettari), distrutta nel dicembre 1974 da un incendio, sia stata ripristinata grazie ad una sottoscrizione aperta da Pro Natura Torino tra i propri soci e ad un contributo della Regione Piemonte: il terreno e' stato ripulito, quindi sono state impiantate nuove piante ed eseguiti lavori di prevenzione come la realizzazione di fasce tagliafuoco. L'area, oggi vincolata, e' stata intitolata a colui che per molti anni si occupo' di protezione ambientale, militando in Pro Natura sin dalla fondazione dove ricopri' a lungo la carica di Vice Presidente e nel biennio 1973-74 quella di Presidente.  Si continua raggiungendo una nuova bacheca, quella del Parco Orsiera-Rocciavre' (7,76). Abbandoniamo la strada che poco piu' avanti si sdoppia (un ramo scende alla sottostante Alpe Brunet mentre l'altro continua come GTA), seguendo il sentierino alla sinistra della bacheca. Usciti in breve dal bosco, si attraversano i prati e, poco prima di rientrare tra gli alberi, si lascia una traccia piu' marcata che a destra sale verso la cresta (8,35). Con percorso quasi in piano si raggiunge il Colle Bione (9,32) dove troviamo una chiesetta dedicata alla Madonna della Neve, edificata su un preesistente pilone votivo dedicato alla Madonna dell'Aiuto per iniziativa di Picco Rosset Giovanni di Gregorio, detto Giôanin Gori, residente a borgata Coletto. Ridotto quasi in fin di vita a seguito di una grave malattia, egli fece voto, se fosse guarito, di recarsi per nove anni consecutivi a venerare la Madonna sulla vetta del Rocciamelone. Grazie alla sua devozione ed alle preghiere, ottenne la guarigione e riusci' a mantenere l'impegno per sette anni. L'ottavo anno, la stanchezza non gli consenti' di adempiere alla promessa fatta. Per rimediare, decise di erigere, una chiesetta sul Colle Bione. Con il consenso del Parroco dell'Indritto Don Biagio Garino, che lo sciolse dal voto, e l'aiuto di amici e valligiani, porto' a compimento l'opera che venne consacrata con una lunga processione ed una messa il 13 giugno 1901. Il porticato esterno venne realizzato qualche anno dopo, nel 1904, su proposta del maggiore dei nove figli di Giôanin Gori, il quale abbozzo' un disegno ispirandosi alla chiesetta del Pian dell'Orso. Numerosi, negli anni, i lavori di restauro per rimediare ai danni dovuti alle intemperie ed a quelli provocati dall'incendio del 1988. Il campanile a vela e' stato aggiunto solamente nell'anno 2000. Durante la seconda guerra mondiale la chiesa venne probabilmente utilizzata come rifugio dai partigiani tanto che nel 1945 venne nuovamente consacrata dal parroco, prima della celebrazione della messa. A ricordo dei sanguinosi eventi, nel 1985 venne collocato nelle vicinanze un cippo con due targhe che ricordano i caduti delle valli di Susa e Sangone. Dal colle, ripercorriamo la strada dell'andata sino alla bacheca del Bosco Ugo Campagna (12,43). Proseguiamo ancora per una cinquantina di metri e quindi affrontiamo una pista sulla sinistra dal fondo in pessimo stato (12,48): presenta grossi solchi dovuti all'erosione dell'acqua che evitiamo stando ai lati. Si tiene sempre la destra: la prima deviazione consente di raggiungere la Fontana del Truc e viene utilizzata in parte nel percorso 2 (12,79), la seconda (13,88) precede di poco la Fontana Fredda (14,08), una terza (14,47) ed una quarta (14,86) quando ormai la strada ha perso pendenza e si e' fatta piu' larga. Si toccano le due costruzioni di Presa di Rosa (15,28) e quindi, seguendo sempre la direzione principale, si ritrova il Colle Braida (16,07). Da questo si rientra con la Provinciale al punto di partenza (17,99).

 

 

 
Percorso 2: Folatone (difficile)
Lunghezza: 22,82 Km
Tempo percorrenza: 4 ore
Tipo: asfalto 5,89 Km (26%), sterrato 16,93 Km (74%)
Dislivello:
circa 740 metri effettivi
Descrizione:
sino al Colle Bione il percorso coincide col precedente. Dal colle (9,32) si prende il Sentiero dei Franchi in direzione Est. Avrete avuto modo di notare presso il tornante alla partenza la lapide posta nel 1992 dal Comitato Promotore in occasione del decimo anniversario dall'inaugurazione. Il percorso, che ha uno sviluppo di circa 60 Km, consente di raggiungere da Oulx la Sacra di San Michele, percorrendo un ipotetico cammino seguito nel 773 d.C. dall'esercito di Carlo Magno per aggirare e cogliere di sorpresa i Longobardi di Desiderio appostati alle Chiuse, le opere difensive erette nel punto in cui la vallata presenta un naturale restringimento (tra il Morte Pirchiriano ed il Caprasio). Seguendo i cartelli ed i segnavia, si percorre sempre la cresta, toccando la Cima Piana e la Roccia Corba, affrontando qualche rampa impegnativa ed un breve tratto tra roccette non ciclabile (una settantina di metri). Con una discesa al limite dell'aderenza si raggiunge la sterrata della salita (11,29) che seguiamo a ritroso fino alla bacheca del Bosco Ugo Campagna (12,23). Una cinquantina di metri oltre questa, si devia a sinistra sulla stessa pista del percorso 1 che pero' si abbandona alla prima deviazione (12,58 - andare a sinistra). Pressoche' in piano, si supera un largo sentiero (13,41 - indicato sulla mappa 2a) che costituisce, a mio avviso, la via piu' facile per raggiungere La Mura (passando per la Presa Lombard). Quando si incontra il Sentiero dei Franchi (13,41) si scende a destra (evitare di passare sopra le foglie perche' queste celano sicuramente qualche buca pericolosa). Raggiunta una traccia piu' larga (13,58) si continua a sinistra. Seguendo la direzione principale, al termine della discesa, si incontra la stradina proveniente dalla Presa Lombard, dove procediamo a sinistra (14,16). Guadato un corso d'acqua si raggiunge la Mura: qui, tra le case, c'e' una fontana e, oltre le ultime costruzioni, la cappella di S. Maria. Dal bivio che precede la borgata (14,63) si va a sinistra, guadagnando presto la strada consortile proveniente da Vaie (15,26). La si percorre a destra, seguendo sempre il cammino principale. Si supera Folatone (15,99 - che gli abitanti chiamano piu' comunemente borgata S. Rocco) e, dopo alcuni saliscendi e l'alternanza di tratti asfaltati e a fondo naturale, si perviene al Colle Braida (20,90). Da qui si rientra con la Provinciale al Colle della Croce Nera (22,82).

Traccia GPS (solo andata fino al Colle Bione) inviata da F. Corsanego:   PLT   GPX
 

 
Galleria fotografica  

i prati dopo l'abbandono della strada sterrata

sentiero di avvicinamento al colle
 

il monumento ai caduti

la cappella di S. Maria a La Mura
 
Indice percorsi  
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Ultimo aggiornamento: 16 ottobre 2010