Mountain bike Piemonte - Val Sangone  
Colletto del Forno  
Il percorso  
Lunghezza: 19,80 Km
Tempo percorrenza: 2h30'
Cartografia: I.G.C. 1:50.000 n. 17 TORINO PINEROLO e Bassa Val di Susa
Periodo consigliato: primavera-estate-autunno
Tipo: asfalto 10,00 Km (51%), sterrato 9,80 Km (49%)
Dislivello: circa 650 metri effettivi
Difficolta': B.C.A.
Effettuato il: 13-20 Maggio 2001
Località di partenza: Pontepietra 
Accesso: da Giaveno proseguire seguendo le indicazioni per Coazze. Dopo un paio di km svoltare per Pontepietra/Aquila. Continuare sempre diritto per 500 metri sino ad un parcheggio dove si lascia la vettura.
Descrizione: l'anello e' fra i percorsi piu' noti e frequentati della Val Sangone. E' possibile ridurre drasticamente la percentuale d'asfalto ripercorrendo dalla Statua del Redentore il cammino dell'andata, tagliando cosi' la via Crucis ed utilizzando eventualmente la variante indicata piu' sotto. Quasi di fronte alla chiesa della frazione, si inizia attraversando il ponte sul Sangone (azzerare qui il ciclocomputer). Percorsi una settantina di metri si svolta a destra seguendo sempre le indicazioni per il Colletto. Superata la borgata Porteglio, si ignora la deviazione per Tenua (0,74). Passata Veisivera il fondo diventa sterrato (1,93 - lavori di sistemazione del manto stradale e alcune voci fanno supporre purtroppo una prossima asfaltatura!) e, poco oltre, si devia a destra lasciando la strada per Mattiet-Clon-Cellone-Re (2,06). Si guadagna presto la cresta alternando alcuni tratti dalla pendenza piu' mite. Passate le baite di Oliva si incontra il pilone Tonda Roc/Luigi Oliva (2,56), recentemente restaurato e chiamato comunemente "lou piloun d'Uliva". Comprende due nicchie con le immagini di S. Francesco e della M.V.SS. della Stella. Mantenendo sempre la direzione principale, si toccano Ciandet (4,00), Seia (4,58) e le numerose baite di Portiglia (7,30). Oltre quest'ultima si perviene ad una insellatura (7,59): qui il nostro cammino prosegue di fronte, oltre una sbarra, ma consigliamo di raggiungere prima (a sinistra) il Colletto del Forno dove si trova una fresca fontana (7,98). Tornati all'insellatura (8,38), si riprende il cammino. La strada,  inizialmente in discesa, va ad attraversare alcuni rii dove troviamo uno smottamento che costringe a scendere di sella per un centinaio di metri. Raggiunto il pilone XIII (10,22 - Deposizione dalla Croce), realizzato, come tutti gli altri, in pietra ed arricchito da una tavola bronzo-dorata della Scuola Beato Angelico di Milano, si evita per ora la discesa della via Crucis proseguendo sino alla Statua (10,56), alta 5 metri, che rappresenta l'Ascensione del Signore, opera dello scultore Gerolamo Pavesi: vi si arriva con un paio di tornanti, andando a sinistra al bivio (10,40) posto dopo il pilone della  Risurrezione. Ritornati al pilone XIII (10,90) si effettua la discesa della ripida via Crucis con qualche tratto dissestato (il pericolo maggiore e' comunque costituito dai canaletti di scolo che tagliano di traverso il cammino). Superata la Scala Santa (fac-simile di quella del Pretorio di Ponzio Pilato a Gerusalemme, percorsa da Gesu' la notte dei Tribunali e formata da 28 gradini che i pellegrini percorrono pregando ed in ginocchio), troviamo la ricostruzione del Giardino del Getsemani. Essendo tutta questa zona luogo di preghiera si raccomanda di tenere un comportamento adeguato. Attraversato il ponte sul Sangone (11,74), si transita nei pressi della Grotta che riprende con le stesse proporzioni quella di Massabielle a Lourdes, dove la Madonna fece numerose apparizioni. Il complesso del Santuario fu voluto nel 1953 da don Giuseppe Viotti, protagonista, 6 anni prima, di un miracolo nella cittadina francese. Guidati dai cartelli che indicano l'uscita, si raggiunge la strada di fondovalle (12,08) che si percorre a destra seguendo sempre le indicazioni per Giaveno. Un centinaio di metri dopo il cartello Pontepietra si scende per via Bergero (19,55) e, passando a fianco della chiesa, si guadagna il punto di partenza (19,80).
Foto in alto: la statua che rappresenta l'Ascensione del Signore.
Aggiornamento (di M. Testone): ad inizio novembre 2002 i tasselli asfaltati mordono bitume fino al tornante che si trova circa a metà strada tra il pilone Tonda Roc e la borgata Ciandet (3,30 km dalla partenza).
Mappa
 
Altimetria relativa  
 
Variante (da Fontana Colletto a Porteglio)  
Dalla fontana Colletto evitare il sentiero con indicazioni per le Prese 'd Luj e prendere invece quello immediatamente alla sinistra dei due tavoli in legno che si presenta quasi totalmente ciclabile. Esso punta verso la sterrata dell'andata per poi mantenersi parallelo alla stessa. Si raggiunge una carrareccia (1,23) che a destra ci conduce alla Cascina Carlino (1,45). Senza aggirare la costruzione, ci si sporge con lo sguardo oltre l'erba notando qualche metro al di sotto il ns. sentiero. Piu' avanti si lascia una deviazione sulla destra (2,27) che su percorso tecnico scende alla strada Clon-Cellone-Re arrivando subito ad un crocicchio (2,29): a sinistra una traccia marcata conduce alle case di Seia mentre diritto e' il proseguimento del sentiero che risulta pero' invaso dalla vegetazione. Conviene allora andare a destra, risalire e percorrere fedelmente il crinale erboso (non c'e' una vera traccia ma non ci sono possibilita' di sbagliare) riagganciando il sentiero poco prima delle case di Ciandet. Si passa tra le costruzioni guadagnando la sterrata percorsa all'inizio (2,78) con la quale giungiamo fino a "lou piloun d'Uliva", presso il quale si stacca un largo sentiero (4,24). Lo seguiamo tenendo al primo bivio la destra (4,30). Superata una presa dell'acquedotto si raggiunge una biforcazione dove andiamo a sinistra (4,65 - dalla parte opposta si arriva a Veisivera). Al trivio che segue procediamo diritto con un tratto in forte pendenza (4,82). Dopo una casa si svolta a destra (5,07) e, oltrepassata  una sbarra, si sbuca su una strada asfaltata (5,17), poco a monte di Porteglio, con la quale rientriamo a Pontepietra.
Mappa variante formato GIF

Mappa variante formato OCAD5 zippata (per visualizzare e stampare il file scaricate la versione 7 demo del programma QUI)
 
Galleria fotografica  

lungo la via Crucis
 

il pilone Tonda Roc

la fontana al Colletto del Forno
 
Segnalazioni  
L. Poma: sul sentiero sono presenti molti sassi appuntiti e taglienti. Prestare attenzione (giugno 2012).  
Links  
http://www.grottaforno.it
Il sito del
Santuario Grotta N. S. di Lourdes - Coazze fraz. Forno (TO)
 
Indice percorsi  
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Ultimo aggiornamento: 19 giugno 2012