Lunghezza: 12,81
Km (solo andata)
Tempo percorrenza: 4h 15' (3h 15' andata + 1h
ritorno)
Località di partenza: Ghigo di Prali
Accesso: da Perosa Argentina si prende la SP 169 per Prali.
Proseguire sino alla frazione Ghigo dove, una volta attraversato il
ponte sul torrente Germanasca, si parcheggia a lato della strada,
lungo il medesimo.
Cartografia: I.G.C. 1:50.000 n. 1 Valli di Susa
Chisone e Germanasca
Dislivello: circa 900 metri (ritorno incluso)
Difficolta': O.C.A.
Tipo: asfalto 1,78 Km (14%) - sterrato 11,03 (86%)
Periodo consigliato: da giugno a settembre
Effettuato il: 9 luglio 2006
Descrizione: dal ponte (0 Km) si prende per il paese e,
giunti presso una piazzetta con rotatoria, si prosegue sulla via alla
sinistra del Tempio Valdese (0,10). Attraversato il ponte sul rio d'Envie
(0,39) si continua in salita lungo la strada principale. Al primo
tornante si va a destra lasciando la deviazione che diritto porta
verso Agape (0,81) mentre, poco dopo il quinto, si svolta a sinistra
sulla sterrata (1,77) che conduce alle vecchie miniere di talco,
sfruttate sin dalla fine dell'Ottocento ma poi abbandonate negli anni
'60 quando vennero utilizzate quelle a quote inferiori in quanto
risultavano piu' economiche. Lungo il percorso si trovano diversi
cartelli e bacheche dalle quali e' possibile apprendere interessanti
informazioni sulla storia mineraria della zona e sui siti incontrati.
Dopo aver ignorato una deviazione sulla sinistra (3,31) ed una sulla
destra (3,65) il percorso transita nei pressi nella miniera di Pleinet
(5,15) e piu avanti in quella di Sapatle' (5,63). Qui proseguiamo
lungo il traverso piuttosto facile che porta verso una cava. Seguire
in seguito la traccia in piano che ci fara' pervenire alla ex
teleferica di Colletta Sellar. Poco prima di quest'ultima si imbocca
il sentiero sulla destra (7,13) che risale il pendio con numerosi
tornantini (segnalato con tacche orizzontali bianco e rosse e segnavia
"5 CM"). Purtroppo si deve spingere la bici finche' non si
raggiungera' la dorsale: sono circa 1 ora per un dislivello di 300
metri. Al ritorno risulta invece tutto ciclabile prestando solo un po'
di attenzione nei tratti con pietre sul fondo. Una volta arrivati alla
dorsale superare un primo sentiero che taglia il nostro cammino (9,10)
e svoltare a quello successivo a destra (9,18). Dalla parte opposta
segnaliamo il rilievo di Rocca Bianca nelle cui vicinanze si trova un
ex ricovero militare. Un lungo traverso pressoche' in piano ci
condurra', con qualche tratto accidentato ma sempre ciclabile,
all'emissario del lago d'Envie (12,46). Da qui si risale a sinistra la
traccia che in pochi minuti conduce allo specchio d'acqua (12,81).
Ritorno lungo l'itinerario dell'andata.
il lago d'Envie (m 2314)
Mappa:
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