Mountain bike Piemonte - A due passi da Torino  
Moncuni  
Il percorso  
Lunghezza: 21,09 km
Tempo percorrenza: 2h45'
Localitą di partenza: castello di Rivoli
Dislivello:
circa 460 metri effettivi
Tipo: asfalto 4,88 Km (23%) - sterrato 16,21 (77%)
Effettuato il: 26 Novembre 2000
Cartografia: I.G.M. 1:25.000 56 III SO Rivoli e 55 III SE Giaveno - I.G.C. 1:50.000 n. 17 Torino Pinerolo e Bassa Val di Susa
Periodo consigliato: primavera-estate-autunno
Descrizione:
l'itinerario attraversa da un'estremita' all'altra l'ampio polmone verde conosciuto come collina morenica di Rivoli e Avigliana, un'area di oltre 50 Km quadrati costituita da una serie di rilievi di modesta entita' prodotti e modellati dal ghiacciaio valsusino nel corso di 750.000 anni, molto battuta dagli amanti delle ruote grasse visto il notevole sviluppo di sterrate e sentieri, oltretutto assai vicini alla citta' e quindi facilmente raggiungibili. Il progetto di farne un parco regionale si e' purtroppo concretizzato solamente con l'istituzione nel 1980 di quello attorno ai laghi di Avigliana (circa 400 ettrari) e del ben piu' modesto creato sulla collinetta a fianco del castello di Rivoli, sormontata dalla cappella di S. Grato. Il castello e' stato per molti secoli legato alla storia di casa Savoia: qui nacque Carlo Emanuele I, primogenito di Emanuele Filiberto mentre Carlo Emanuele III vi tenne prigioniero il padre Vittorio Amedeo II, dopo l'abdicazione, per timore che potesse riprendere il trono. Dopo il restauro eseguito dall'architetto Andrea Bruno, le sale ospitano oggi il Museo d'Arte Contemporanea. Ci avviamo lungo il viale Papa Giovanni XXIII (0 Km), sfilando tra due file di platani. Giunti d'innanzi all'ingresso dell'ex-seminario si continua sul viale card. M. Fossati (0,57) sino ad un quadrivio dove si segue a destra la via Fontana Costero (0,87). Nei pressi di via Bellavista, si scende su sterrato nel bosco (1,01). Superato l'accesso a cascina Vachiero (2,02), si evita la rampa sulla sinistra (2,16) e seguendo il cammino principale si arriva alla strada Rosta - Corbiglia (3,71). Continuare di fronte, superando il lago Pessina (o "dei Tritoni"), sino al pilone dedicato alla Madonna della Consolata, patrona di Torino (3,92). L'opera e' il frutto di un appello del sindaco di Rosta, Paolo De Nigris, rivolto alle associazioni del paese, al fine di promuovere la realizzazione di un monumento a ricordo dell'anno giubilare 2000 e del passaggio al nuovo millennio. Gli alpini della locale sezione dell'A.N.A. hanno risposto prontamente proponendo l'erezione di un pilone da dedicare alla Vergine ed impegnandosi a fornire la manodopera necessaria. Su progetto disegnato dall'assessore ai servizi sociali Edoardo D'Avella, i lavori sono cominciati il 15 luglio mentre l'inaugurazione e' avvenuta il 16 settembre 2000, con la benedizione del parroco don Serafino. La statua in marmo della Madonna e' stata donata dalle suore della comunita' religiosa "Mater divinae gratiae". Dal pilone andiamo a sinistra, con percorso pressoche' pianeggiante. Sbucati sulla provinciale 185 (6,80), risalirla sino alla chiesa Madonna della Pieta', edificio in stile classico costruito su un preesistente pilone. Dal piazzale antistante si staccano tre strade asfaltate (7,23): percorrere quella centrale (via Giachera) sino allo stop nei pressi di borgata Fiori (8,01). In questo tratto lo sguardo e' attratto dalla bella parrocchiale gotico normanna di Reano, costruita dall'ing. Asinari di San Marzano nel 1852 e dedicata a S. Giorgio. Percorsi pochi metri a destra, lasciare la via Avigliana svoltando verso le case Canale (8,05) presso le quali termina l'asfalto (8,19). Ignorata la sterrata sulla sinistra che attraversa un rio (8,34), si lascia poco dopo quella sulla destra con indicazioni per case Maresco e l'agriturismo Antica Cascina del Ratto (8,42). Seguendo sempre il cammino in salita, piuttosto faticosa, si raggiunge un prato (9,38). Proseguendo sulla traccia che parte da questo e lasciando le numerose deviazioni sulla destra, si arriva dapprima alla cresta e quindi, lungo questa, si raggiunge la croce metallica e l'altare posti sulla cima del Moncuni (10,05 - m 641). Stupendo il panorama: da un lato l'abitato di Reano dominato dal castello con le sue torri merlate, dall'altro i laghi di Avigliana (quello Grande visibile solo parzialmente); piu' distante il Monte Pirchiriano con la Sacra di S. Michele. Si riprende seguendo a ritroso il percorso or ora fatto. Una volta arrivati alla chiesa Madonna della Pieta' si percorre la provinciale sino al viale di accesso al castello. L'altura sulla quale sorge era fortificata gia' in epoca romana. L'attuale costruzione risale invece al XIII secolo. Persa l'originaria funzione militare, diventa dal 1566 residenza signorile dei nobili Dal Pozzo ed in seguito dei duchi di Savoia - Aosta. Nell'ultimo secolo si sono alternati diversi proprietari con alcune vicende giudiziarie che portarono alla messa all'asta degli arredi. Oggi il maniero dopo alcuni interventi di restauro si trova in buono stato di conservazione. Immediatamente dopo il viale, percorrere il sentiero che si mantiene inizialmente parallelo allo stesso (13,04). Si costeggiano quindi le mura che racchiudono il lussureggiante parco, raggiungendo la strada Antica di Rivoli (13,77). A sinistra si transita nei pressi del masso erratico noto come Roc d'la Spina (14,09) dove si possono notare le caratteristiche coppelle, cavita' scavate nella roccia che ricordano appunto la forma di una coppa, sulla cui origine sono state avanzate numerose interpretazioni. Arrivati alla sterrata gia' percorsa all'andata (14,28), seguirla in direzione del lago Pessina sino ad un quadrivio con bacheca, posto sotto i cavi di un elettrodotto (15,81). Qui svoltare sul largo sentiero di sinistra pervenendo ad una pietra miliare con le scritte "R 1740" e "B" (quest'ultima sul retro), indicante il confine tra i comuni di Rivoli e Buttigliera (16,09). Si prosegue ora a destra sempre in linea retta lungo un sentierino che alterna tratti nel bosco ad altri in cui costeggia alcuni campi coltivati. Si passa quindi nelle vicinanze della Pera Grossa (16,51), masso erratico di notevoli dimensioni che puo' passare inosservato giacche' nascostro dalla vegetazione. Pervenuti ad un crocicchio, imboccare la strada Monta' di Veiluva (16,97). Lasciarla poco dopo, per seguire la sterrata sulla destra con cartello di divieto di accesso posta in corrispondenza di un cartello recante la scritta "strada dei Boschi" (17,14). Seguendo sempre la direzione frontale, in lieve discesa, si confluisce dapprima sulla strada Giraud (19,73) e quindi sulla via Reano (19,85 - asfalto). Poco oltre, ignorare la via Monginevro (20,05) raggiungendo a destra la piazza S. Bartolomeo (20,67). Da questa non resta che chiudere il giro percorrendo il corso al Castello sino al piazzale di partenza (21,09).
Foto in alto: i laghi di Avigliana visti dal Moncuni.

Traccia GPS inviata da S. Boero:   GDB   GPX
 

 
Galleria fotografica  

il lago Pessina

croce metallica sul Moncuni
 

Madonna della Pieta'

castello di Reano
 
Altimetria relativa  
 
Segnalazioni  
S. Molinaro: per la salita, esiste un percorso alternativo che, a discapito di una ciclabilitą limitata, permette di ammirare la Cresta Moncuni nella sua interezza: invece che tenere la sinistra quando la strada degenera in sentiero, proseguire dritti; si giungerą ad un punto molto panoramico da cui, con un po' di fatica, si arriva al Moncuni.
Per la discesa, consiglio un fantastico sentiero, tecnico e ciclabile al 100%, che si prende tenendo la destra subito dopo il breve tratto in discesa dalla croce, e tenendo la sinistra prima nei pressi di una radura e nel bosco durante la discesa. Ci si ricongiungerą alla sterrata della salita, poco prima di Via Giachera. Allego una mappa della variante.
 
Indice percorsi  
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Ultimo aggiornamento: 27 febbraio 2010