Mountain bike Piemonte - Valle di Susa  
Alpe Ghet - Sacrario Martiri di Vaccherezza  
Percorso ideato da Davide Gallino  
 
Lunghezza: 23,37 Km
Tempo percorrenza: 4 ore
Cartografia: ISTITUTO GEOGRAFICO CENTRALE Carta dei sentieri e dei rifugi 1:50.000 n. 2 Valli di Lanzo e Moncenisio
Periodo consigliato: maggio - ottobre
Tipo: asfalto 7,38 Km (32%), sterrato 15,99 (68%)
Dislivello: circa 810 metri
Difficolta': B.C.A.
Effettuato il: 2 agosto 2004
Località di partenza: Mocchie
Accesso: da Torino percorrere l'autostrada per Bardonecchia sino all'uscita Almese / Colle del Lys (0 Km). Giunti alla rotonda prendere a sinistra la SS 24 in direzione Susa (0,7). Dopo 7,5 Km si giunge ad un incrocio semaforico dove si svolta a destra per Condove (8,2). Al termine di un lungo rettilineo (9,1) continuare di fronte seguendo le indicazioni per Mocchie che si raggiunge (15,7) dopo aver ignorato la deviazione per Lajetto / Pratobotrile (14,6). In corrispondenza del cimitero prendere a sinistra, tra le case, raggiungendo la piazza della chiesa. 
Descrizione: bellissimo anello che si snoda su ambo i versanti della val Gravio. Dopo essersi rifornirti d'acqua alla fontana della piazza (0 Km), dove si trova tra l'altro il monumento alla civilta' alpina, si ritorna sulla strada principale (0,17) che si segue in direzione Frassinere. Superati due tornanti ed il ponte sul rio Puto si prende la strada consortile (transitabile dai soli soci) per il Collombardo (1,80 - sulla destra) che sale subito con impegnativi tornanti nel bosco, toccando numerose borgate. La prima di queste e' Gagnor dove, a lato della strada, incontriamo un apiario del XVIII secolo (2,76), costruzione di modeste dimensioni utilizzata dai contadini della zona per riporre gli alveari, al riparo dalle intemperie, durante la stagione invernale, restaurato nel 1999 su iniziativa della classe III B della S.M.S. G. F. Re di Condove. Il lavoro e' stato eseguito dal sig. Fulgido Tabone utilizzando materiale e lavorazione tradizionale. Segnaliamo inoltre la cappella dedicata a S. Antonio da Padova, risalente al 1860. Ignorata la sterrata per Liay (3,09 - sulla sinistra), attraversiamo in successione Bigliasco e Dravugna. Presso quest'ultima ignoriamo la carrareccia di sinistra per Campo dell'Alpe (4,93). Alternando tratti di asfalto e sterrato, si superano una graziosa chiesetta con campanile, Rocca e Prato del Rio. Giunti al pilone Votta (8,20), si imbocca la stradina, chiusa da sbarra, sulla sinistra. Dalla parte opposta si prosegue invece per l'Alpe della Portia o il Colombardo. Circa 400 metri piu' avanti si stacca, ancora a sinistra, una stradina erbosa (8,64 - deviazione facoltativa non conteggiata) che termina presto alla conca dedicata ai Martiri di Vaccherezza, e, come si legge su una targa, a "tutti i caduti nelle vicende belliche della nostra storia per l'unita', la difesa, la dignita' e la liberta' della patria auspicando pace e concordia fra i popoli". Il monumento si trova addossato ad una roccia e comprende una lapide che riporta i nomi dei 16 partigiani della 114a brigata uccisi in zona dai nazisti pochi giorni prima della Liberazione, il 20 aprile 1945, come "monito a quanti osassero ancora parlare di odio e di guerra". E' raggiungibile con una breve scalinata dopo aver attraversato il piccolo ponte sul rio Balmosello, dedicato al III Reggimento Alpini. Si prosegue con un lungo traverso che porta all'Alpe Ghet. Poco prima di raggiungerla, ovvero in corrispondenza di una curva posta a ridosso di una baita, occorre seguire un'esile traccia che scende per prati (12,21 - aiutarsi con la cartina). In caso di nebbia e' consigliabile il rientro lungo la strada appena percorsa. Il sentiero transita inizialmente sulla cima di una piccola dorsale, poi si sposta leggermente a sinistra, sfiorando due baite. Lasciate un paio di deviazioni sulla sinistra, dopo un paio di guadi che d'estate risultano asciutti, la traccia diventa piu' marcata. Senza piu' possibilita' di sbagliare si raggiunge borgata Crosatto (15,22). Si continua su asfalto a sinistra (15,39) e giunti alla strada proveniente da Frassinere (15,97) si sale alla chiesa di Prarotto (16,34). A fianco della costruzione si imbocca una sterrata che va abbandonata dopo un centinaio di metri (16,50). Si segue ora un sentiero contrassegnato da paletti in legno con segnavia in vernice bianco-rosso. Esso tocca il Truc Arone e, prestando attenzione una volta arrivati nei pressi di 2 pali della luce e un'antenna a tenere la destra (18,16), raggiunge la sterrata (18,45) che collega Airassa con Vianaudo (nell'ultima parte si passa sul bordo di un prato visto che il sentiero effettivo e' invaso dalla vegetazione). Ci si porta presso il vicino pilone dove si imbocca il sentiero con indicazioni Frassinere (18,47). Anche qui il percorso vero e proprio risulta invaso dai rovi per cui inizialmente ci si mantiene sul prato costeggiando un muretto in pietra. Giunti al limite del bosco si puo' riprendere il cammino "ufficiale". Seguendo la direzione principale si arriva a Combe. Qui si incontra una sterrata (20,48) che si segue a destra per poche decine di metri e quindi si riprende il sentiero che si stacca sulla sinistra (20,53). Lasciandosi guidare dai soliti paletti in legno si passa a fianco della chiesa di Frassinere e quindi si continua sul sentiero adiacente al ristorante (21,52) con indicazioni "Mocchie". Si attraversa in seguito una strada asfaltata (21,78), quindi si transita per la chiesa Madonna delle Grazie (22,54), e, superati due ponti (22,86 e 23,12), si risale (23,15) alla piazza di Mocchie (23,37).
Foto dall'alto in basso: la chiesetta nei pressi della borgata Dravugna - Madonna delle Grazie

Mappa formato GIF (1335 x 1507 pixel - 36 KB)
Mappa formato OCAD8 zippata
Traccia GPS (inviata da Pietro Baricco):   GPX   Attenzione! Nella parte tra Combe e Mocchie ha utilizzato un percorso alternativo come da figura sottostante (in rosso il mio, in giallo quello di Pietro)
 
Galleria fotografica  

il bivio di pilone Votta

Sacrario Martiri di Vaccherezza
 
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Ultimo aggiornamento: 27 luglio 2009