Mountain bike Val d'Aosta - Le vs. esperienze

 

Alpe Finestra (Colle di Ranzola / Lago di Frudiera)

 

di Bottalo Giuseppe

 

 

Lo consiglio ad inizio stagione come itinerario di allenamento, oppure come alternativa alla traversata del Colle Palasina quando questa non può ancora essere effettuata per la troppa neve, o nel caso in cui le condizioni meteorologiche o fisiche consigliano un itinerario più breve e meno impegnativo. Abbinato all’escursione del Colle di Ranzola e a quella del Lago di Frudiera, con discesa per il Vallone di Graines diventa un itinerario completo, vario e interessante per gli ambienti attraversati e visitati!
Provato il 5 giugno 2005 con Asti A. e Grandi P.
Luogo di partenza: Brusson m 1330 (Val d’Ayas).
Dislivello in salita: 900 m esclusa escursione al C. Ranzola m 2170 (+90) (h 0,20) e al Lago di Frudiera m 2039 (+140) (h 0,30)
Difficoltà: TC; MC+ la traversata
Sviluppo: 24 Km (la traversata senza le escursioni)
Da Brusson raggiungere il bivio per i laghi di Palasina e continuare dritto per la strada principale. Poco oltre, in corrispondenza di una palina indicatrice, l’asfalto cessa ma si continua su buon fondo per una pista pastorale fino all’Alpe Finestra.
Per raggiungere il Colle di Ranzola (non più ciclabile in salita), il sentiero parte dietro all’Alpeggio e in meno di mezz’ora conduce al Colle. Su questo colle, oltre al panorama, c’è anche un po’ di storia: conserva i resti di un muro a secco costruito nell’Ottocento dai soldati delle truppe Austro-Russe che lo presidiavano, in vista di un probabile arrivo di truppe Napoleoniche attraverso il Colle del Gran San Bernardo. Inoltre una costruzione originariamente religiosa in caso di maltempo può servire da rifugio. C’è anche una targa che ricorda il passaggio attraverso questo colle del poeta russo Tolstoy nel 1857.
Ritornati all’Alpe Finestra, per fare la traversata bisogna continuare a seguire la stradina che termina poco oltre l’alpeggio. Continuare per un sentiero che contorna in salita non più ciclabile verso dx le pendici della punta Regina fino a raggiungere una sella erbosa fra quest’ultima e la Punta Garda.
Inizialmente il sentiero di discesa non è molto ben evidente, ma una volta individuato permette una discesa abbastanza tecnica e divertente in un bell’ambiente alpino fino a un crocevia di sentieri in mezzo ad una zona boscosa (segnavia su masso roccioso). Se si decide di fare l’escursione al lago di Frudiera, consigliabile perché permette di visitare una valle appartata e interessante ambientalmente, conviene lasciare la bicicletta facilmente mimetizzabile in prossimità di questo crocevia, in quanto la mulattiera che conduce al lago non è per niente ciclabile sia in salita sia in discesa. La conca che ospita questo lago è circondata da una cerchia di montagne non molto ben individuate dai versanti abbastanza ripidi e dirupati dai quali, ad inizio di stagione, lingue di neve scendono ancora quasi a lambire il lago e creano un forte contrasto con le fioriture dei prati che lo circondano.
Ritornati al crocevia precedente, si incomincia la discesa per il Vallone di Graimes. Una volta raggiunta con una breve risalita l’Alpe di Frudiera, la discesa diventa più continua e procede in dolce pendenza in mezzo ai prati. Il sentierino dopo aver superato un paio d’altri alpeggi arriva ad un ponte, attraversato il quale si trova una stradina a fondo naturale che dopo qualche Km diventa asfaltata.
Passati in prossimità del Castello di Graines, velocemente si raggiunge il fondo valle, e risalendo meno di 3 km della Val d’Ayas si raggiunge nuovamente il parcheggio di partenza di Brusson.

 


 

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