Mountain bike Piemonte - Val Chisone  
Clot della Soma-Col Del Pis-Colle dell'Albergian-Anello del Laux
di Luca Berardi
 
Il percorso  

Lunghezza: 26 - 30 - 40 km
Tempo percorrenza: 3-3,5-6 ore
Dislivello: 850 - 1100 - 1500 metri effettivi
Difficolta': M.C - O.C - O.C.A
Tipo:Livello 1 ->  asfalto 0,8 Km (3%) - sterrato 25,2 Km (97%)
     Livello 2 ->  asfalto 0,8 Km (2,6%) - sterrato 29,2 Km (98,4%)
     Livello 3 ->  asfalto 9,05 Km (22,5%) - sterrato 30,92 (77,5%)
Località di partenza e arrivo: l'ampio piazzale Pragelatesi nel Mondo in località Pragelato (82 km da Torino sulla Statale 23 del sestriere)
Periodo consigliato:
Giugno - Luglio - Agosto - Settembre
Effettuato il: 28 giugno 2003
Accesso:
da Torino si percorre la SS 23 colle del Sestriere sino in località Pragelato, proseguendo poi fino a Fraz. Ruà. Quindi , dopo un paio di curve, girare in discesa a sinistra verso il bar pattinaggio (pista da pattinaggio e campi da tennis) in corrispondenza di una lunga curva verso sinistra. Lasciare la macchina nell'ampio parcheggio
Cartografia: Istituto Geografico Centrale di Torino - Via Prati 2 - 1:50.000- Val di Susa e Val Chisone - n°1

Descrizione percorso: questo lungo percorso percorre uno degli angoli più belli della val Chisone. E' stato suddiviso in 3 livelli sia per adattarsi in base alle esigenze di tempo, ma soprattutto in base all'abilità del biker. Il primo livello rappresenta comunque già una sfida impegnativa da affrontare con un discreto allenamento. Il secondo prevede un ottimo allenamento e capacità di controllo sul mezzo. Infine il terzo vuole essere una vera e propria prova per chi volesse testare il proprio grado di preparazione in MTB. Il termine O.C.A. con il quale è stato definito non è stato usato a caso: la salita è veramente impegnativa ed affianca tratti di notevole difficoltà tecnica sia in salita ma soprattutto in discesa. Pertanto è assolutamente sconsigliata a chi non abbia una ottima preparazione e notevole spirito di adattamento (scordatevi le "comode" stradine in terra battuta).

1 livello: Lasciata la macchina sulla piazza Pragelatesi nel Mondo (1530 m) azzeriamo il ciclocomputer e proseguiamo in direzione Sestriere sulla strada asfaltata parallela alla statale. Ignoriamo la prima deviazione sulla destra (0,17) ed al successivo incrocio (0,25), in corrispondenza del ponte sul Chisone ora chiuso per i lavori del trampolino del salto per le olimpiadi del 2006, deviamo sulla sinistra della strada asfaltata prendendo una sterrata che corre parallela al torrente. Al primo ponte in legno (0.50), utilizzato d'inverno per la pista di sci di fondo, attraversiamo il torrente e giriamo a destra percorendo la bella sterrata che tra boschi di abeti e saliscendi ci condurrà all'imbocco della val Troncea. Mantenendo il fiume alla propria destra ignoriamo dapprima il ponte che conduce all'abitato di Traverse (2,20) proseguendo avanti su traccia abbozzata nel prato, e quindi ignoriamo un secondo ponte a 2,75. Proseguendo dritti transitiamo sotto i cavi della seggiovia Conca del Sole, facente parte degli impianti di Pragelato, ed a 3,13 attraversiamo nuovamente il Chisone su di un guado temporaneo allestito dopo l'alluvione del 2001. Puntiamo verso le case e raggiungiamo l'asfalto che seguiamo a sinistra (3,23). Transitiamo attraverso quello che rimane del campeggio della Val Troncea, trasferito a seguito dell'esondazioe del Chisone che nel 2001 provocò molti danni mettendo in pericolo l'incolumità stessa dei campeggiatori. L'asfalto finisce dopo pochi metri e proseguiamo su splendida sterrata fino al "Pount daz Itrei"(3,96) dove attraversiamo e ci portiamo sull'altro lato del torrente. Qui è possibile riempire le proprie borracce con l'acqua della fontana, la prima che incontreremo non alimentata dall'acquedotto ma direttamente dalla sorgente. Proseguiamo su sterrata nella prima parte della Val Troncea fino al bivio per la frazione di Laval, (5,40) dove incontriamo un'altra fontana in prossimità della casetta dell'ente parco della Val Troncea. Qui abbandoniamo la strada principale e ci inerpichiamo sulla ampia sterrata a sinistra verso le case di Laval. Non entriamo nell'abitato ma seguiamo la strada che dopo un paio di tornanti passa sulla destra delle case e del piccolo cimitero incontrando un vecchio cancello arrugginito sempre aperto (6,10). Dopo il primo tornante possiamo già ammirare la bellezza della valle incontaminata con una vista mozzafiato sulla punta Banchetta e, dietro, il massiccio della Rognosa. Aguzzando gli occhi vediamo la Tana della Volpe, il vecchio arrivo della cabinovia di Sestriere e più a sinistra la nuova quadriposto della Banchetta. Dopo un paio di tornanti la pendenza si interrompe brevemente ed arriviamo alle baie di Jossaud,(7,22) vecchia frazione di pastori abbandonata parecchi anni fa ed ora in piena decadenza (non entrate nelle baite, crollano facilmente). Il sentiero riprende in pendenza e dopo una serie di tornanti arriviamo ad una bacheca dell'ente parco (9,00), e quindi finalmente la pendenza diminuisce (10,00) in corrispondenza dei tornanti dai quali possiamo vedere in basso il bivio per Laval e la valletta della volpe con il suo dirupo che più volte tradisce gli amanti della neve fresca. Proseguiamo sulla sterrata che attraversa il tracciato della sciovia Cristallo (10,50) e al bivio (11,30) ignoriamo la salita sulla destra e proseguiamo a sinistra salvo abbandonare la sterrata, che conduce al bar, al bivio seguente (11,53) proseguendo sulla traccia a destra. Qui la situazione si complica un pochettino, infatti arrivati ad un pianoro erboso (11,67) la traccia si perde per proseguire nel bosco alla nostra destra. Noi dobbiamo dare le spalle al bar e individuare tra i pini davanti a noi il sentiero che sale con pendenza elevata dove pochi riescono a stare in sella. Proseguendo con alcune curve tra i pini incontriamo l'ampia sterrata che prendiamo in salita (12,00) incrociando la sciovia Smeraldo (12,25). Qui un ultimo strappo ci consente di guadagnare quota e proseguendo in piano fino al bivio (12,75) che si ignora, giungiamo alla punta del Clot Della Soma, in corrispondenza dell'arrivo della seggiovia del Clot (2420 m) che parte dal Piazzale di Pragelato (13,00). L'arrivo al Clot, con il suo stupendo panorama sulla Val Chisone e da dove possiamo vedere parte della strada dell'Assietta, rappresenta il punto d'arrivo del primo livello del percorso. Ripercorrendo all'indietro il percorso appena fatto concludiamo un tracciato di 26 Km e 900 m di dislivello complessivo. Discesa dal 1 livello: Si possono eseguire due alternative: la prima solo per Ottimi Ciclo Alpinisti prevede scendere direttamente dal sentiero appena abbozzato che segue la pendenza della pista da sci ( largo circa 30 cm tra erba alta molto scosceso) fino al fondo della pista. Ignorare le deviazioni sugli altri sentieri tranne volendo il 316 o il 317(quest'ultimo finisce nella zona lavori trampolino per il salto quindi può essere deviato.) La seconda alternativa prevede il ritorno tramite sterrata seguendo il percorso fatto all'andata.

2 livello:  Il giro prosegue lasciando la punta del Clot fino al bivio precedente dove si prosegue diritti sulla salita "del marcino" grazie alla quale raggiungiamo l'arrivo della sciovia Smeraldo (13,60). Procediamo in discesa per un breve tratto e, ignorando la discesa sulla destra proseguiamo nello stupendo canalone che porta alla sciovia Belotte (cartello CAI sez Val Germanasca), chiamata cosi da un gioco di carte della valle. Arrivati ad un pianoro (14,34) affrontiamo una delle salite più difficili dell'intero percorso, mentre il primo pezzo è ancora umanamente concepibile, il tratto finale della curva sulla pista da sci è pura fantascienza della MTB e quindi è da fare a spinta. Dopo il famigerato curvone un tratto nuovamente ciclabile ci porta all'arrivo della sciovia Belotte (2580), poco sotto la cima del monte Morefreddo (15,00). L'arrivo al Belotte rappresenta il secondo livello del tracciato, di qui si puo tornare indietro dal percorso fatto fin qui (sconsigliato fare in sella la curva sulla pista da sci) concludendo un tracciato di 30 km e 1100 m di dislivello complessivo. Discesa dal 2 livello Si può, in alternativa al canalone fatto in precedenza, prendere la deviazione che corre sulla cresta della spalletta del canalone fino al cippo commemorativo in memoria di una delle numerose vittime delle valanghe nel Mendìa e quindi scendere all'arrivo della sciovia Smeraldo. Di qui si segue la stradina che scende sulla sinistra (già fatta all'andata) ma al posto di riprendere la salita per il canalone scendiamo sulla destra tagliando così il pezzo del Clot. Si segue la strada sterrata e arrivati al punto di innesto dalla stradina fatta in precedenza continuiamo sulla sterrata di fronte tagliando il tratto del Bar, ritrovando la strada percorsa in precedenza dopo pochi tornanti.

3 livello: A questo punto per i veri duri le cose iniziano a diventare interessanti. Prendiamo il sentiero sulla sinistra della struttura che nasconde il rotore dell'impianto e iniziamo la salita al colle. Il sentiero non è stato concepito per la MTB quindi solamente i migliori riescono a stare in sella. Il sentiero taglia la incontaminata Val Mendìa, famosa per i suoi fuoripista vergini estremamente pericolosi, in una pietraia inclinata e con uno strappo finale al di la delle umane possibilità guadagna il Col Del Pis (2613 m, 15,51). Il Col del Pis ci proietta in una stupenda ma breve discesa nella alta Val Germanasca. Dopo un paio di tornantini arriviamo ad un bivio (15,90) dove abbiamo due possibilità. La prima è proseguire a mezza costa lungo le pendici del Gran Miuls seguendo il sentiero 215 (solo per veri cicloalpinisti). Il sentiero è abbastanza facile nel primo tratto ma diventa un'impresa seguirlo nel secondo e risulta essere molto pericoloso per via di parecchi passaggi da affrontare con la bici in spalla saltando di pietrone in pietrone su terreno scosceso a strapiombo sulla valle sottostante (16,40) (16,80) ed infine si perde sul pianoro erboso finale (17,82) nel quale occorre puntare al sentiero che corre sul lato destro della valletta (18,75). In compenso non si perdono metri preziosi di dislivello. L'alternativa più facile è invece proseguire sul sentiero in discesa marcato come 216 fino ad incrociare il GTA-218 e quindi seguirlo in salita verso sinistra. Il sentiero si inerpica lungo il pendio della Fea Nera fino al pian di Fea Nera dove troviamo le costruzioni del ricovero Moremount e prosegue con una salita impegnativa fino al colle dell'Albergian (2713 m 20,00) (il chilometraggio può essere leggermente differente per i numerosi pezzi a spinta del 215). Questo è il punto d'arrivo del 3 livello e meta del nostro itinerario. Guardando in basso verso valle possiamo notare poco sulla destra i laghi dell'Albergian e il ricovero Laghi d'Albergian poco distante, mentre sulla sinistra si riconosce la sagoma del monte Albergian, famoso per la ricchezza di piante officinali dalle quali è nato un fiorente commercio. Discesa del 3 livello (proseguimento giro) Scendiamo attraverso una serie di tornanti difficoltosi seguendo il GTA in direzione Laux lungo il vallone dell'Albergian. La discesa è molto tecnica e dopo un paio di chilometri incontramo un bivio (22,10) tra il sentiero 313 ed il 314. Entrambi portano alo stesso punto, il 314 sulla sinistra è più facile mentre il 313 GTA sulla destra è più spettacolare. Prendendo il 313 GTA arriviamo sotto il costone del ricovero Laghi dell'Albergian, in prossimità di una cascata molto bella. Qui occorre guadare facilmente il torrente (22,49) in quanto i ponti, di cui rimangono gli argini, sono caduti da moltissimi anni. Si prosegue in una discesa molto tecnica (occhio a scendere dai pietroni) fino ad incontrare un pianoro erboso molto bello in località (24,10) Truc Garita. Seguendo il sentiero abbozzato nel prato a destra continuiamo sul pianoro di fianco a delle rocce sulla destra dove molto spesso si possono incontrare molte marmotte. Proseguendo il sentiero diventa terroso e umido ed incontriamo diversi tornanti molto tecnici (24,61) che conducono ad un alpeggio con una sospirata fontana (Berg Pra del Fondo) (24,92) dove prendiamo il sentiero che scende sulla sinistra. Il sentiero segnato in giallo varca un ponte (25,40) ed una improvvisa salita ci ributta sul sentiero 314 in prossimità di un cartello indicativo per il Colle dell'Albergian (25,52). Proseguendo su sentiero più facile confluiamo su una sterrata ampia (27,10) che va presa verso sinistra. La discesa diventa estremamente veloce e divertente (occhio ai mezzi agricoli che a volte risalgono) e conduce all'abitato di Laux (30,20) dove si prosegue a sinistra. Incrociamo poco oltre il famoso laghetto e dopo una salita giungiamo all'incrocio con la statale 23 del Sestriere che ripercorriamo verso sinistra (31,50). Seguiamo la statale fino alle prime case di Pragelato e giriamo a sinistra sulla piazza in corrispondenza del bottiglione del genepì Albergian (38,50). Percorriamo la piazza e continuiamo sulla strada al fondo a sinistra, parallela alla statale fino al ponte sul chisone che attraversiamo. Dopo il ponte si svolta a destra sul piazzalone sterrato della seggiovia Clot (punto d'arrivo della discesa dal 2 livello) e lo si percorre fino agli sbarramenti disegnati del trampolino per il salto. Qui si svolta su un ponte di legno verso il bar di piazza Pragelatesi nel Mondo, dove abbiamo posteggiato (39,97).

Clicca qui per la mappa del percorso in formato JPG

 
Indice percorsi  
Vietato qualsiasi uso di testi e immagini contenuti in questa pagina senza consenso dell'Autore
Si declina qualsiasi responsabilita' per eventuali errori, imprecisioni, incidenti e danni di ogni sorta
Ultimo aggiornamento: 8 luglio 2003