Mountain bike Piemonte
Barge - Rif. Mulatero (Monte Bracco)
di Sergio Miolano
Indice percorsi  
  Località di partenza: Barge o Convento della Trappa
Lunghezza: 28 Km giro completo; 12 Km partendo dal Convento
Dislivello complessivo in salita: 1050 mt. circa per il percorso completo, circa 450 metri per il percorso dal Convento della Trappa
Tempo di percorrenza al netto delle soste: circa 4 ore per il percorso completo, circa 1 ora e 50 minuti per il percorso dal Convento della Trappa
Difficoltà: OC
Percentuale ciclabile in salita: 95%
Percentuale ciclabile in discesa: 100%
Asfalto: 30%
Sterrato: 70% ( per il percorso dal Convento della Trappa 100% di strada sterrata)
SALITA: Da Barge ci si dirige verso Paesana e dopo circa 1,5 Km, prima della frazione Mondarello, si imbocca a sinistra via Monte Bracco, che raggiunge, completamente bitumata e con pendenza sostenuta, il Convento della Trappa (923 mt.- 7,5 Km da Barge).
Il monastero risale al basso medio evo, di origine Certosina fu poi abbandonato nel 1642 in seguito alla drastica riduzione dei religiosi, anche in conseguenza della peste del 1630.
Il nome ha origine dal successivo insediamento dei frati Trappisti o Cistercensi in fuga dalle persecuzioni della rivoluzione Francese. In epoca Napoleonica il convento fu lottizzato e venduto a privati. E’ attualmente visibile la Chiesa, l’antica foresteria ed un portico in parte crollato.
Svoltando a destra si segue la pianeggiante carrareccia che costeggia il lato nord del muro perimetrale dell’ex complesso monastico (indicazione "località Piane"). Tralasciando alcune minori deviazioni si cicla sulla strada principale a tratti molto impegnativa, sino a raggiungere una biforcazione posta dopo due tornanti a quota 1100 mt.
Abbandonando il ramo più marcato che volge a destra, si prosegue a sinistra nel lariceto. Al successivo bivio si tiene la sinistra e per un breve tratto di strada ripida, sconnessa e non pedalabile, si raggiunge un incrocio di 4 piste. Ignorando quella discendente e quella più ripida che porta direttamente alla vetta del Monte Bracco, si cicla su quella pianeggiante in direzione Sud-Ovest, fino ad arrivare allo spartiacque in località Pian del Gias.
Da qui, seguendo la carrareccia ascendente in direzione Nord-Est, a tratti bici alla mano, si può raggiungere la vetta del Monte Bracco (1307 mt.) in circa 10 minuti.
Ritornati a Pian del Gias, si imbocca un minuscolo sentiero che, degradando in direzione Est, raggiunge in breve una carrareccia proveniente dalle cave.
Proseguendo su quest’ultima si raggiunge, con una breve impennata finale, dapprima, un ampio ripiano erboso e poi, con ripida discesa, il Rifugio Mulatero e la croce di Sanfront (1195 mt.- 5 Km dal Convento della Trappa).
DISCESA: Percorrendo a ritroso la carrareccia, superato il bivio col sentiero si raggiunge una grande cava.
Le prime tracce dell’estrazione delle pietre in località "Piane", sul Montebracco, risalgono addirittura al Medioevo. Inizialmente l’attività era piuttosto ridotta: si procedette a piccole esportazioni data la scarsa attrezzatura.
Nel 1929 venne costruita una teleferica per il trasporto a Barge del materiale estratto dalle cave e, sempre a Barge, venne costruito uno stabilimento per la lavorazione del prodotto (Bargiolina).
Nel 1930 venne costituita la "La Quarzite" e, quattro anni dopo, incominciarono i massicci prelievi di materiale da parte di questa industria che, negli anni più fiorenti, diede lavoro a circa trecentoventi dipendenti.
La Quarzite esportò in tutto il mondo la "Bargiolina" estratta dal Montebracco.
Lo stabilimento di Barge rimase in funzione fino agli anni ‘80. L’estrazione del materiale comunque non si interuppe e, anzi, continua ancora oggi. Il trasporto a valle avviene con gli autocarri: la teleferica fu infatti smantellata durante gli anni ‘70.
La pietra del Monte Bracco interessò anche Leonardo da Vinci che così la cita in un suo manoscritto: "Mombracco sopra Saluzzo ha una miniera di pietra faldata, la quale è bianca come marmo, senza macule, che è della durezza del porfido o più...".
Trovata la miglior pista per attraversare la succitata cava, (frequenti sono i cambiamenti a causa dei lavori) si incrocia, nei pressi di una fossa d’acqua, la pista proveniente da Rocchetta che attraversa le varie zone di scavo. (vicino alla fossa sono visibili: un segnale di divieto di transito, un tabellone segnaletico sulle precauzioni da adottare per la sicurezza sul lavoro ed un segnale di pericolo indicante "scoppio mine"). Proseguendo sulla direttrice principale in direzione Nord ed evitando le varie strade di accesso alle cave, si ritorna alla biforcazione a quota 1100 mt. e, in costante discesa, al Convento della Trappa (7 Km dal Rif. Mulatero).
Imboccando la pista forestale a fianco della trattoria, (Via Castello) si cicla in direzione Nord-Ovest in leggera salita per 500 mt. e poi con bella discesa, fino all’inizio della strada asfaltata (5,5 Km dal Convento della trappa). Pochi metri dopo l’inizio della strada asfaltata, alla prima diramazione, si volta a sinistra, e su una strada in salita sempre asfaltata si raggiunge un secondo bivio svoltando a destra. Ciclando su strada pianeggiante si arriva ad un pilone votivo della Madonna con Bambino (800 mt. dall’inizio dell’asfalto), e abbandonando la strada bitumata, si imbocca un malagevole tratturo sulla destra. La pista, dapprima in discesa e successivamente, dopo aver costeggiato 3 case, in salita, attraversa una fresca pineta giungendo alla cappella di S. Pietro Martire (circa 500 mt. dal pilone).
Continuando sulla bella carrareccia, superata la chiesetta delle Combe, si ritorna a Barge.


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Ultimo aggiornamento: 14 Novembre 1999