Lunghezza:
11,54 Km
Tempo percorrenza: 2h30' + 40' ritorno
Cartografia: I.G.C. 1:50.000 n. 2 Valli
di Lanzo e Moncenisio - 1:25.000 n. 103 Rocciamelone Uja
di Ciamarella Le Levanne Alte Valli di Lanzo
Periodo consigliato: giugno - settembre
Tipo: asfalto (8,04 km - 70%), sterrato
(3,50 km - 30%)
Dislivello: 1065 metri
Difficolta': B.C.
Effettuato il: 25 Giugno 2000
Località di partenza: Villaretto
(frazione di Usseglio)
Accesso: da Lanzo si seguono le
indicazioni per Viu' e Usseglio. Superato quest'ultimo si
perviene a Villaretto. Si lascia la macchina al termine
della frazione, subito dopo un ponte, di fronte
all'albergo ristorante "Furnasa".
Descrizione:
l'itinerario risale la valle del rio Arnas utilizzando la
strada di servizio alla diga realizzata dall'ENEL ed
ultimata solo di recente. La percentuale di asfalto e'
piuttosto elevata (si consiglia, a tal proposito, di
gonfiare le camere alla massima pressione consentita) ma
e' ampiamente ripagata dalla bellezza del paesaggio:
ripidi pendii prativi sovrastati da alte cime rocciose
sulle quali si contano numerose cascate. Il rio Arnas e'
stato sfruttato per la produzione di energia elettrica
mediante la realizzazione di due dighe (lago della Rossa
e Dietro la Torre) e di tre centrali in cascata che
producono complessivamente in un anno 86 milioni di kWh,
pari al fabbisogno di circa 30.000 famiglie medie
italiane. La centrale piu' a valle si trova lungo la
strada in direzione Margone, a 500 metri dal punto di
partenza. E' entrata in funzione nel 1931 e sfrutta in
parte le acque provenienti dalla diga di Malciaussia,
che, nei pressi del Monte Bassa, al termine di una
galleria lunga 4350 metri, si uniscono a quelle del lago
Dietro la Torre compiendo un salto di 495 metri. La
portata raggiunge al massimo i 4 metri cubi al secondo e
consente ai due generatori collegati ad altrettante
turbine di erogare una potenza di 17 MW. Queste ed altre
informazioni sono riportate sulle bacheche sparse lungo
il percorso. Iniziamo dunque la salita, passando a fianco
dell'albergo (0 Km) e pervenendo, dopo un paio di svolte
nel bosco, alla vicina borgata Castello (0,45 Km). Si
tocca quindi il Pilon dij Bèch (0,86) e la cappella di
Sant'Anna (1,72), posizionata tra i due alpeggi di Arnas
(inferiore e superiore). Superato il sentiero 120 per il
Rifugio L. Cibrario al Peraciaval (3,43 - m 2616 - 3 ore
da qui) si arriva al bivio (4,78) che a sinistra consente
di raggiungere l'alpe Sule' oppure, attraverso una
galleria il cui accesso e' chiuso, la centrale Pian
Sule'. Questa si trova in caverna (quindi non visibile)
ed e' provvista di un solo generatore. Sfrutta le acque
provenienti dal lago Dietro la Torre e dalla presa di
Pera Ciaval che dentro una condotta forzata lunga 911
metri compiono un salto di 540 metri. Dal bivio, si
continua a destra, superando una sbarra (4,85). Occorre
prestare attenzione, nel tratto che segue, alla possibile
caduta di massi e pietre. I tornanti si susseguono
numerosi concedendo pochissime pause. L'asfalto termina
(8,04) poco prima di arrivare all'Alpe Bessanetto (8,27),
ormai ridotta ad un cumulo di pietre. Sulla destra, si
apre il vallone del Veil culminante nel colle Speranza.
Poco al di sotto, a breve distanza da Punta Corna, si
trova una miniera di cobalto ormai abbandonata. Il
minerale veniva lavorato in un edificio conosciuto come
"La fabbrica" ancor oggi visibile presso la
frazione Crot. Non dimentichiamo che l'attivita'
mineraria insieme alla pastorizia sono state per decenni
le principali fonti di sostentamento degli abitanti di
queste valli. Segue un lungo traverso interrotto da una
galleria (10,05), fortunatamente rettilinea e lunga
solamente 300 metri: l'uscita e' ben visibile ma la parte
centrale e' alquanto buia ed una fonte di illuminazione,
specialmente se la giornata e' nuvolosa, non guasterebbe.
In primavera, occorre prestare attenzione al possibile
fondo ghiacciato. Con due tornantini ravvicinati si
raggiunge la centrale Dietro la Torre (11,27), alimentata
dalle acque del lago della Rossa (la piu' elevata diga
d'Italia con i suoi 2716 metri), che dopo una corta
galleria ed una condotta forzata lunga 1686 metri,
compiono un salto di 342 metri. La centrale, che puo'
produrre in un anno 8.400.000 kWh, e' l'unica dotata di
pompe, utilizzate per rimandare l'acqua, quando vi e' una
minor richiesta di energia elettrica (per esempio la
notte), al sovrastante bacino della Rossa, in modo da
poterla utilizzare nei momenti di punta. Gli edifici
diroccati situati nelle vicinanze risalgono agli anni '30:
ospitavano gli operai impegnati nel cantiere. Anche la
decauville appartiene a quel periodo: ormai da tempo
abbandonata, la sua incisione sulla montagna e' ben
riconoscibile durante la salita. Costeggiando la centrale
a destra, si perviene al modesto sbarramento (11,42 - 12
metri in altezza e 55 in lunghezza), realizzato in
pietrame e malta di cemento. La capacita' dell'invaso
(2373 m s.l.m.) e' di circa 100.000 metri cubi, 100 volte
piu' piccola del lago della Rossa. La strada termina poco
piu' avanti, dinnanzi alla stazione della funivia
(11,54). Il lago della Rossa e' raggiungibile a piedi in
1 ora. Piu' in su si trova il colle d'Arnas, importante
via di comunicazione conosciuta fin dall'epoca romana: il
ritrovamento in zona di una lastra di pietra con
iscrizioni testimonierebbe il passaggio di qui dello
stesso Annibale.
Foto dall'alto
in basso: centrale e lago Dietro la Torre
Traccia GPS (inviata da Luca Mignogna):
PLT (Oziexplorer)
KML (Google Earth)
Il file KML è stato creato con la colorimetria dell'altitudine
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