Mountain bike Piemonte - A due passi da Torino  
Grande Traversata della Collina
Dal Colle della Maddalena a Superga
 
Il percorso  
AVVISO: a seguito decisione Comune di Torino di privatizzare la Strada Tetti Rocco, facente parte del sentiero 26, occorre evitare, per motivi di sicurezza, di percorrere suddetta strada utilizzando percorsi alternativi.
Lunghezza:
30,77 km
Tempo percorrenza: 4 ore 15'
Dislivello: circa 700 metri
Periodo consigliato: primavera - estate - autunno
Tipo: andata 17,15 km di cui 7,29 km (42%) su asfalto e 9,86 (58%) su sterrato/sentiero; ritorno 13,62 km tutto su asfalto; complessivamente asfalto 20,91 km (67%) e sterrato/sentiero 9,86 (33%)
Effettuato il: 1° maggio 1999
Cartografia: Cartina 1:15.000 della GTC realizzata dalla sezione di Moncalieri del CAI (si compone di 2 fogli con le 4 cartine del tracciato, la descrizione del percorso e alcune informazioni utili); Carta dei Sentieri della Collina Torinese 1:15.000 n. 1 Moncalieri, Torino, Pecetto...; ISTITUTO GEOGRAFICO CENTRALE 1:50.000 Carta n. 17 TORINO PINEROLO e Bassa Val di Susa; cartina 1:10.000 Il Parco di Superga - I sentieri, gli itinerari escursionistici e ciclistici - Regione Piemonte / Ente di Gestione delle Aree Protette della Collina Torinese (quest'ultima copre solo la parte di GTC compresa tra Pino T.se e Superga)
Localitą di partenza: Colle della Maddalena nel punto in cui inizia viale Carso (ingresso Parco della Maddalena)
Accesso: numerose sono le opzioni per accedere al Colle; per esempio, da Torino (c.so Moncalieri all'altezza del Ponte Umberto I) si percorrono Corso Fiume, Piazza Crimea, Viale Curreno, Strada Comunale da San Vito a Revigliasco seguendo poi i cartelli indicatori.
Descrizione: percorreremo fedelmente la GTC ad eccezione del tratto dentro il Parco. Si consiglia comunque, prima della partenza, di entrare all'interno e salire fino a Piazza della Vittoria (m 715 s.l.m. - raggiungibile, dopo aver superato il cancello, andando a destra lungo viale Monfalcone), dalla quale si puo' ammirare l'imponente statua realizzata nel 1928 da Edoardo Rubino e uno splendido panorama su Torino. Ritornati all'esterno, dall'aiuola di viale Carso (0,0 km) procediamo in direzione Eremo fino ad una curva, in corrispondenza di strada Bric della Croce (0,63 km - zona militare dell'Aeronautica non accessibile), scendendo lungo il sentiero immediatamente prima di questa fino ad incontrare una via asfaltata (1,24). La seguiamo a destra fino al primo tornante (1,60) ove iniziamo a percorrere una carrareccia sulla sinistra che conduce alla Crosiera 'd la (Quadrivio della) Pera dėl Tesņr (1,86 - m 590 s.l.m.), cosi' chiamato per la presenza nelle vicinanze di un masso erratico ritenuto in passato dalla credulita' popolare custode di tesori e portatore di fecondita'. Continuiamo a sinistra lungo la "Strada dei Preti", con leggeri saliscendi. Ad un bivio teniamo la destra (2,02). Raggiunto il muro di cinta dell'Eremo dei Camaldolesi (2,95) lo costeggiamo a destra. L'ex complesso religioso ebbe origine da un voto fatto da Carlo Emanuele I nel 1599, su suggerimento del suo confessore (il padre camandolese Alessandro Ceva): il sovrano sabaudo promise di erigere una chiesa ed un convento nel caso fosse cessata la peste che affliggeva Torino. Superata Cascina Margaria (3,40), arriviamo alla strada asfaltata per Pecetto che percorriamo a destra (3,48). Al primo tornante la abbandoniamo per seguire strada Rio Martello (3,99 - sulla sinistra). Raggiunte le case della borgata Rosero, allo STOP (4,70) ignoriamo strada Rosero (sulla destra), seguendo a sinistra le indicazioni per Pino T.se. Passiamo la cappella di S. Michele (4,79) e, poco oltre, svoltiamo a sinistra in via Rosero (4,95 - nei pressi del cartello con la scritta "Pecetto"). Questa diventa presto sterrata (5,07). Seguiamo la direzione principale senza lasciarci ingannare al km 5,31 da una stradina sulla destra che si sviluppa all'interno di un prato. Giunti alla strada Eremo - Pino (5,67) la seguiamo a destra. Fatti 170 metri, di fronte ad alcune case site in via Mongino, scendiamo a destra sul prato, seguendo una traccia sull'erba in direzione di un albero isolato: alla sinistra di questo affrontiamo il "Sentiero del Gallo". Superato un masso su cui e' stata collocata una piastrella in terracotta con raffigurato il disegno dell'animale, perveniamo nuovamente all'asfalto (7,29). 200 metri oltre (cartello 76 interni dall'1 al 20) svoltiamo a sinistra per poi affrontare alcuni scalini sul marciapiede, accessibili ai soli pedoni, oltre i quali (7,66) avanziamo di fronte lungo via Villa Lovera. Questa termina su via S. Felice (7,82). A sinistra, superiamo un pilone votivo (in corrispondenza di via Giotto) per poi svoltare a sinistra in via Verdina (8,07): attenzione perche' poco piu' avanti andiamo contromano in quanto la stretta strada diventa a senso unico nella direzione opposta!!!!! Abbiate almeno l'accortezza di stare da una parte e fermarvi al sopraggiungere di un qualche autoveicolo. Attraversiamo un arco (8,18) e, una volta giunti allo STOP, saliamo sempre di fronte lungo via Pietra del Gallo (8,44). Subito dopo aver superato via Folis svoltiamo a destra in via Roma (8,73 - indicazioni per Chieri), abbandonandola quasi subito: scendiamo infatti a destra, seguendola fino al termine,lungo via Ernesto Molina (8,79). Questa, passate via Superga (8,97), la Piazza del Municipio (9,11) e via S. Felice, confluisce nuovamente su via Roma (9,21). Percorsi 120 metri saliamo, passando un arco, lungo via Maria Cristina. Ignoriamo via Angelo Nielli (9,57 - sulla destra), subito prima della chiesa della SS Annunziata, e via Martini (9,70 - sulla sinistra), immediatamente dopo. Tralasciate alcune stradine laterali e via Camandona (9,94 - sulla sinistra), attraversiamo il piazzale del cimitero, oltre il quale saliamo lungo via Montesolo (10,25). Raggiunti gli uffici della Ferrero, nei pressi di una piazzola per l'atterraggio degli elicotteri, prendiamo la strada adibita a parcheggio in leggera discesa sulla sinistra (10,35). Al termine di questa, entriamo dentro i confini del Parco di Superga seguendo un largo sentiero (10,44). Ad un quadrivio (10,75) pieghiamo tutto a sinistra raggiungendo la strada Panoramica (11,01). Pedaliamo a destra per 290 metri, imboccando quindi, in prossimita' di una curva, un sentiero a sinistra con segnavia GTC e cartello in legno raffigurante una bici stilizzata (circuito segnalato per MTB dall'Ente Parco). Seguendo la traccia piu' marcata, passiamo i Bric Caros e Brunassa, e, poco dopo un traliccio dell'alta tensione, arriviamo nuovamente sulla strada Panoramica (11,98). Andiamo a sinistra fino ad un piazzale, ove nei pressi della bacheca del "Sentiero degli Alberi" continuiamo su una bella carrareccia (12,31). Ad un trivio (12,41) avanziamo sulla strada piu' a sinistra ignorandone, subito dopo, un'altra sulla sinistra. Questo tratto e' segnalato da zampe di volpe color giallo su fondo bianco. Giunti ad un bivio (13,19 - cartelli in legno con la scritta "Sentiero degli Alberi") saliamo a destra con pendenza molto sostenuta che ci obbliga a procedere a piedi. Raggiungiamo una carrareccia piu' pianeggiante (13,71): seguendola a destra sbuchiamo, ancora una volta, sulla "Panoramica" (13,83). Percorsi a sinistra 520 metri, al termine di una piccola piazzola sita sul lato opposto della carreggiata, subito prima di una casa cantoniera, saliamo lungo un sentiero (14,35). Dopo 170 metri andiamo a sinistra, in piano. Il sentiero si restringe e ne raggiunge uno piu' ampio (14,71) che seguiamo a sinistra. Ignoriamo un sentiero sulla destra in salita (15,58) e uno che si immette dalla ns. sinistra (15,86) raggiungendo le case di Tetti Rocco. Giunti ad un
cortile con vecchio pozzo, giriamo a destra (16,35 - indicazioni sentiero 26) e, scendendo di sella, affrontiamo una lunga serie di scalini che conducono alla strada comunale di Superga (16,49). Salendo a destra, raggiungiamo in breve il bivio per la Basilica dove prendiamo pero' la stretta "strada della Basilica" (16,7), con fondo in cemento nel tratto iniziale. Tale stradina, che fu realizzata per trasportare tutto il materiale necessario per la costruzione dell'edificio (prima di allora, la zona era infatti accessibile solo mediante sentieri), fattasi sterrata (16,74), si restringe sino a diventare viottolo, raggiungendo il piazzale sulla sommita' del colle (17,15). Per velocizzare il rientro utilizzeremo unicamente strade asfaltate. Dalla Basilica scendiamo lungo la strada di accesso principale. Al bivio sottostante, procediamo a sinistra (17,72 - cartelli itinerario panoramica) svoltando, poco oltre, a destra lungo via dei Colli (17,90) seguendola fino al termine (Pino T.se). Allo STOP (25,44), svoltiamo a destra in direzione Torino ed in seguito a sinistra lungo via Eremo (25,95). Ignorato il bivio per Pecetto - Cambiano - Chieri (28,40), oltre l'Eremo dei Camaldolesi, seguiamo a sinistra strada del Colle (29,29) che ci riporta al punto di partenza (30,77).
Foto in alto: il Faro della Vittoria (Parco della Maddalena).
 
 
Galleria fotografica  

nei pressi dell'Eremo dei Camaldolesi (si intravedono il campanile della chiesa e sulla destra la Torre dei Principi)

la tavola di orientamento sul piazzale che circonda il Faro della Vittoria

cappella di S. Michele (fraz. Tetti Rosero)

Basilica di Superga

ritorno lungo la via dei Colli (Panoramica)
 
Indice GTC
Indice percorsi
 
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Ultimo aggiornamento: 18 ottobre 2019